Esteri

Tajani va in Parlamento, scontro con le opposizioni

Audizione in Commissione del ministro degli Esteri. Ira per sue parole: ‘Si svegliano tardi’. Schlein: ‘Si svegli lui’

Camere riaperte di sabato alle 11 per l’audizione, in commissione, del ministro degli Esteri Antonio Tajani sull’escalation della crisi in Medioriente dopo l’attacco israeliano all’Iran. Ma è scontro con l’opposizione per le parole del titolare della Farnesina che, dando la propria disponibilità a riferire in qualsiasi momento su quanto sta accadendo, ha invitato, però, le minoranze a “svegliarsi presto la mattina”. “Sono stato presidente del Parlamento Europeo, figuriamoci quanto rispetto ho per l’istituzione parlamentare.
    Questa mattina all’alba – ha detto in collegamento dal ministero – ero già qui. Invito tutti a seguire il mio esempio e invito l’opposizione a svegliarsi presto la mattina. Mi auguravo di essere chiamato alle tre e mezza quando c’è stato l’attacco.
    Sono pronto ad andare in qualsiasi momento in Parlamento”.
    “Stupore e rammarico per le parole di Tajani” viene espresso in Aula dalla capogruppo Pd Chiara Braga. “Non ci siamo svegliati adesso – le fa eco Angelo Bonelli di Avs – il ministro misuri le parole di fronte ad una situazione davvero preoccupante e abbia rispetto per le opposizioni”. “Smetta di offenderci”, aggiunge Daniela Torto del M5s. “Mi pare che sia lui quello che deve svegliarsi e non le opposizioni”, va all’attacco anche la segretaria Dem Elly Schlein aggiungendo che “fino a ieri Tajani diceva che non c’erano segnali di attacchi imminenti”. Anche Matteo Renzi ironizza sullo stesso punto.
    “Ieri – scrive sui social – mentre gli Stati Uniti informavano gli alleati dell’imminente attacco israeliano all’Iran, Tajani diceva con il consueto tempismo: ‘Non c’è nessun segnale che possa esserci un attacco immediato’. Ai tavoli internazionali la coppia Meloni-Tajani non se la fila nessuno e questo è molto triste per chi – come noi – ama l’Italia”.
    “Mentre il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è da questa mattina all’alba alla Farnesina a seguire personalmente l’escalation militare tra Israele e Iran – la replica alle accuse delle opposizioni da parte di Forza Italia con il portavoce nazionale Raffaele Nevi – l’opposizione non ha niente di meglio da fare che attaccarlo”.
    A stretto giro, in ogni caso, e dopo una serie di contatti tra le presidenze delle Camera la premier e i ministeri coinvolti arriva la notizia che Tajani riferirà alle commissioni riunite alla Camera. “Ringrazio il governo – dice il presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana – per aver dato pronta disponibilità alla mia sollecitazione. Sono fortemente preoccupato per la situazione ed è ovviamente prioritario che il Parlamento sia informato. Seguo con massima attenzione tutti gli sviluppi, auspicando che, di fronte a un quadro internazionale di grande complessità, possano prevalere il buon senso e la diplomazia”. Il presidente La Russa, ha “molto apprezzato la immediata disponibilità del governo a riferire già domani alle commissioni Esteri di Senato e Camera”. “Stiamo assistendo ad un quadro molto preoccupante – riferiscono sempre le stesse fonti – e che merita l’immediato coinvolgimento del Parlamento”. (ANSA).
  

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