Grano, il bilancio 2025 di Cai e qualche idea per fare reddito
Rispetto al 2024 rese in netta ripresa per il frumento duro, soprattutto al Sud, ma calano le superfici. Meno brillante il tenero ma senza drammi. La strategia di Consorzi Agrari d’Italia per proteggere la redditività
Bene sul campo, un po’ meno sui mercati. La campagna cerealicola 2024/2025 prosegue con segnali nel complesso positivi in termini di qualità delle colture, ma non mancano elementi di preoccupazione, soprattutto per il grano duro. Dalla contrazione delle superfici coltivate in alcune aree, alle quotazioni delle borse merci, ormai scese sotto i 30 euro al quintale. È quanto emerge dal bilancio tracciato da Consorzi Agrari d’Italia e Coldiretti in occasione della tappa di Poggio Renatico delle Giornate in Campo, evento dedicato ai cereali autunno-vernini.
Grano duro bene in Puglia e Sicilia
In particolare in Sicilia e nelle aree interne della Puglia, le rese del frumento duro sono in netta ripresa a 40-45 q/ha, rispetto ai 15-20 del 2024. Nel Centro Italia rese stabili o in lieve crescita mentre al Nord la qualità si conferma elevata, nonostante quantità inferiori alla media.
Per il grano tenero superfici coltivate sostanzialmente stabili. Le rese attese sono al di sotto della media storica, ma superiori a quelle del 2023/2024, con una qualità attualmente giudicata buona. Aumentano del 3-4% le superfici coltivate a orzo con produzioni nella media. Cresce anche l’interesse verso i cereali minori, in particolare il farro, soprattutto al Centro.
Spingere sui contratti di filiera
E quindi come garantire agli agricoltori la giusta remunerazione proteggendo i raccolti dalle speculazioni finanziarie e dalle turbolenze della geopolitica? Ad esempio con i contratti di filiera.
Attualmente, i contratti attivi promossi da Consorzi Agrari d’Italia includono 20 diverse produzioni, di cui dieci relative al frumento, con l’obiettivo di valorizzare al massimo la produzione nazionale. Il frumento rappresenta oltre il 50% del volume totale ritirato da Cai, per un totale di circa 407mila tonnellate: è il prodotto principale per l’azienda.
Proprio per rafforzare questo impegno, Cai ha recentemente lanciato l’iniziativa “Cereale Sicuro”, un’offerta innovativa pensata per valorizzare il lavoro degli agricoltori italiani.
Durante la tappa ferrarese che ha chiuso il ciclo di incontri dedicati ai cereali autunno vernini, sono stati presentati anche tutti i servizi offerti da Cai alle imprese agricole italiane: dall’assicurazione alla meccanizzazione, fino all’agricoltura 4.0, tutti strumenti necessari per rendere l’agricoltura italiana sempre più competitiva e resiliente