Il ciclone Ines si abbatte sulla Sicilia, allagamenti e disagi, danni a Santo Stefano di Camastra
Piogge intense, vento, temperature in calo. Come previsto dai meteorologi, il vortice afro-mediterraneo ha raggiunto l’Isola, provocando danni e disagi nella maggior parte delle province. Nella giornata dell’allerta arancione, in cui molte scuole della Sicilia sud-orientale sono rimaste chiuse per precauzione, si sono registrati allagamenti e pesanti problemi alla viabilità.
Il monitoraggio della protezione civile
“Invitiamo tutta la cittadinanza a prestare massima attenzione negli spostamenti e a procedere con cautela lungo le vie cittadine”, è stato l’appello della protezione civile che sta costantemente monitorando l’evoluzione delle condizioni meteo, che sono poi peggiorate nel pomeriggio.
Piogge intense tra Palermo e Trapani
Tra le province di Palermo e Trapani sarebbero caduti fino a sessanta millimetri di pioggia in poche ore, con conseguenti allagamenti. Nel Palermitano le strade si sono trasformate in fiumi a Termini Imerese, a Bagheria, ad Altavilla Milicia, San Nicola L’Arena e a Trabia. In quest’ultimo caso un’automobilista è rimasta impantanata per l’allagamento del sottopassaggio di contrada Sant’Onofrio ed è stata messa in salvo dai carabinieri.
Allagamenti in città e in provincia
Allagamenti anche a Partinico, Borgetto, Casteldaccia, Corleone e nel centro storico di Gangi, sulle Madonie. In città un albero è caduto su una macchina in corso Calatafimi, dove la pioggia intensa ha anche scoperchiato i tombini. Un altro albero è crollato in via Sciuti, finendo in parte su un mezzo parcheggiato.
A Palermo l’acqua invade scantinati e case al piano terra
Automobilisti sono rimasti impantanati a Partanna Mondello e in via Ugo La Malfa. Disagi anche in centro, per allagamenti in via del Papireto, in corso Alberto Amedeo e alla Noce. Impercorribile la via Imera, che è stata chiusa dalla polizia municipale: sono stati soccorsi due automobilisti rimasti bloccati per l’acqua alta. In via Colonna Rotta la pioggia ha raggiunto scantinati e abitazioni al piano terra. Allagata anche la via Messina Marine, nei pressi dell’ospedale Buccheri La Ferla.
Disagi e danni nelle altre province
In 20 minuti la pioggia di due mesi, il day after a Santo Stefano di Camastra: “Si è sfiorata la tragedia, la frana avrebbe potuto colpire un treno”
Basta questo dato per capire cosa è accaduto ieri pomeriggio a Santo Stefano di Camastra colpita da una vera e propria bomba d’acqua. Il paesino tirrenico è stato tra i più colpiti dal maltempo che da ieri imperversa in tutta la Sicilia. Danni ingenti soprattutto alla ferrovia Messina-Palermo. La linea risulta ancora bloccata dopo che i binari sono stati sommersi da fango e detriti proprio all’ingresso della stazione che serve il comune noto per la produzione delle ceramiche. Forti ritardi, bus sostitutivi e treni soppressi anche questa mattina.
A fare il primo bilancio è il sindaco Francesco Re che sta coordinando gli interventi per liberare strade e ferrovia. “La frana si è verificata nei pressi degli scambi ferroviari che regolano l’ingresso dei treni in stazione – ha detto il primo cittadino – in quel momento è sopraggiunto un convoglio che per fortuna ha effettuato fermata viaggiatori. Se fosse transitato più velocemente sarebbe stato colpito dai detriti con conseguenze sicuramente gravi. Lavoriamo incessantemente dalla scorsa notte mentre stamane un altro acquazzone ha rallentato gli interventi”.
Un intero paese in strada per rimediare ai danni causati dal nubifragio. “Sul posto sono presenti i nostri tecnici Di Mauro e Caurro insieme a vigili del fuoco, operai di Enel e Ferrovie dello Stato – ha spiegato Re – stamattina, intorno alle 5, un’altra burrasca ha compromesso i lavori di rimozione della frana. Tempo permettendo, si spera di risolvere il problema in giornata. Un sincero e commosso grazie a quanti in queste ore, lontani dal becero sciacallaggio e con le mani ed i piedi in mezzo all’acqua ed al fango, stanno lavorando a servizio e per il bene di tutte e di tutti”.
Nel Trapanese i disagi più pesanti si sono registrati a Mazara del Vallo, con allagamenti sulla strada del lungomare, nel quartiere Makara e a Tonnarella. Sono crollati i solai di una palazzina a due piani che si trova in via Pisa. Il piano terra era disabitato e il primo piano è abitato da un nucleo familiare. Non ci sono feriti.
Forti venti hanno colpito il Messinese e il Catanese: hanno sfiorato i settanta chilometri orari. La linea ferroviaria Palermo-Messina dalle 15.30 è tagliata in due a causa dei danni provocati dal nubifragio. La linea ferrata a Santo Stefano di Camastra, nel Messinese, è stata coperta da fango e detriti per qualche centinaio di metri.
Crollo nel centro storico di Agrigento
Nel centro storico di Agrigento è crollata una aprte dell’ex ospedale di via Atenea, destinato a diventare la nuova sede dell’Università locale. L’area è stata immediatamente transennata e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la struttura. Non si registrano feriti: in seguito all’allerta arancione i lavori oggi non erano in corso.
Stromboli, isola in ginocchio
Gravi danni nella piccola frazione di Ginostra, nell’isola di Stromboli, messa in ginocchio dal maltempo. La pioggia è tornata a far esondare i torrenti del borgo, con l’acqua che ha trascinato sulle stradelle portando fango, pietre e detriti vari, rendendole impraticabili. Il borgo è rimasto senza luce, l’acqua avrebbe invaso la centralina elettrica. La situazione ha creato forti disagi non solo ai residenti ma anche al nutrito numero di turisti arrivato ieri nel borgo.
Ma fiumi d’acqua e una enorme massa di detriti portati dai torrenti gonfi di pioggia e straripati hanno invaso per l’ennesima volta gran parte dell’isola, già duramente colpita da una alluvione nell’agosto del 2022.
“Un susseguirsi di calamità”
“E’ esattamente quello che ci attendevamo e che, ormai da anni, denunciamo sarebbe accaduto visto che nessuna manutenzione è stata fatta sui corsi d’acqua, e nessun intervento è stato realizzato sul territorio”, dice Rosa Oliva, presidente della Pro-loco dell’isola. Le piogge battenti delle ultime ore hanno causato allagamenti e reso impraticabili le strade. E la conta dei danni non è ancora cominciata. “Dopo l’incendio del 2022 e la alluvione dell’estate – spiega Oliva – è stato un susseguirsi di calamità. Nonostante i nostri appelli nessuna istituzione si è occupata del territorio. Tra rinvii, burocrazie e scaricabarili vari siamo al punto di partenza”.
Come evitare i rischi
La protezione civile regionale ha diffuso un vademecum per invitare i cittadini a prendere precauzioni. “Quando viene diramata un’allerta, è possibile compiere alcune azioni preventive per ridurre il rischio – spiegano -. Consigliamo di non dormire nei piani seminterrati e di evitare di soggiornarvi. Proteggete i locali che si trovano al piano strada e chiudete le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non vi esponete a pericoli”
“Se dovete necessariamente spostarvi – aggiungono – valutate prima il percorso ed evitate le zone allagabili. Valutate bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
Condividete quello che sapete sull’allerta e sui comportamenti corretti. Verificate che la scuola dei vostri figli sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il proprio piano di emergenza”.