Il Parkinson? Si cura anche con la musica.
Parola di APIS, associazione Parkinson in Sicilia, che domenica 21 gennaio al Teatro Politeama darà vita a uno spettacolo di beneficenza
di Gilda Sciortino
Il Parkinson? Si cura anche con la musica. Parola di APIS, associazione Parkinson in Sicilia, che domenica 21 gennaio al Teatro Politeama darà vita a uno spettacolo di beneficenza con la presenza di numerosi artisti siciliani
Una grande serata, sold out a pochi giorni dal lancio della notizia, quella che si svolgerà domenica 21 gennaio al Teatro Politeama di Palermo dove, alle 17.30, prenderà vita la seconda edizione di “Insieme stiamo bene“, spettacolo musicale di beneficenza in favore di “Azione Parkinson in Sicilia” (APiS) che nel 2024 taglia il traguardo del quarto di secolo
Un’associazione impegnata dal 1999 in una campagna di sensibilizzazione volta a combattere lo stigma della malattia di Parkinson e l’isolamento che purtroppo spesso ne consegue.
Ricco il programma dello spettacolo che vedrà alternarsi sul palcoscenico artisti di fama anche internazionale come Daria Biancardi e la sua Band, Giuseppe Milici, Marcello Mandreucci, Civitas Tango e la Cirrone Band.
Domenica prossima sarà, dunque, la musica a sottolineare e a dare ritmo all’impegno quotidiano dell’APIS che, attraverso il ricavato della serata, potrà sostenere ancora di più le numerose attività che contribuiscono al miglioramento della qualità di vita delle persone con Parkinson che, nel padiglione Florio dell’ospedale Enrico Albanese di Palermo, hanno la possibilità di fare tangoterapia, esercizi logopedici corali con la musica, nordic walking per ritrovare equilibrio e postura, incontri con psicologi, laboratori di teatro. Senza dimenticare le visite culturali in giro per la città e gli incontri con medici specialisti per affrontare temi specifici.
“Insieme stiamo bene“, dunque, non sarà un semplice momento di intrattenimento ma l’occasione per conoscere e condividere un mondo ai più sconosciuto, come quello del Parkinson che, se adeguatamente trattato, può vedere migliorare sensibilmente la condizione di benessere dei pazienti e delle relative famiglie.